03.24 — Open Air Culture
La natura si riprende i propri spazi, invadendo i centri urbani attraverso nuove e impensate oasi verdi.
Alberi, giardini e orti fioriscono tra le terrazze e i rooftop delle metropoli, rivoluzionandone l’estetica, la vivibilità e la salubrità.
Piccoli ambienti di benessere, da sfruttare al massimo delle potenzialità con arredi e soluzioni Smart.
Tra le sette meraviglie del mondo antico, quella che si tende a ricordare con maggiore facilità – forse per la suggestione che sa evocare – sono i giardini pensili di Babilonia. Strutture tra storia e mito, che nell’immaginario collettivo rappresentano un capolavoro architettonico, in cui la natura è al centro della vita pubblica e privata degli abitanti. Se facciamo un salto in avanti di circa 2500 anni, per arrivare a oggi, possiamo osservare che nelle grandi città di tutto il mondo si moltiplicano le architetture verdi e i giardini verticali diventano l’icona di una nuova idea di grattacielo, di metropoli, di sostenibilità per uomo e ambiente.
Concepire gli spazi dell’urbanistica oggi significa infatti saper progettare attorno alle esigenze dell’elemento naturale, in termini di impatto ambientale, energetico e paesaggistico: non più un contrasto tra verde e cemento, bensì una totale e reciproca alleanza per la vivibilità, la salute, l’abbattimento dei consumi, il miglioramento dell’aria.
Gli esempi di quest’inversione di rotta nell’architettura e nell’ingegneria urbana sono moltissimi e offrono una straordinaria panoramica di come sostenibilità e bellezza convivano in un binomio vincente, capace di dare una forma concreta a costruzioni quasi immaginifiche; proprio come i giardini di Babilonia.
Portare l’outdoor verde all’interno di palazzi e grattacieli ha infatti innumerevoli vantaggi, non solo permette di ridurre i consumi e le emissioni di CO2, ma consente anche di incrementare la biodiversità cittadina, oltre a migliorarne l’estetica e la salubrità attraverso ambienti pensati per garantire un nuovo benessere psicofisico per chi li abita.