È ora di dire addio alle distinzioni tra interno ed esterno. Le nuove tendenze del lifestyle privilegiano gli ambienti fluidi, senza soluzioni di continuità tra gli spazi della casa e del giardino. I nuovi living si spostano all’aperto e trovano la loro location privilegiata in strutture outdoor innovative e in costante dialogo con architettura e natura.
Il giardino cambia volto, si trasforma, e lo fa grazie a strutture outdoor all’avanguardia. Tende e pergole arredano gli spazi open air di casa creando nuovi significati e destinazioni d’uso: un vero e proprio “secondo abitare” ideato per ridefinire i parametri della quotidianità, integrandovi anche la vita all’aria aperta, di cui godere in qualsiasi periodo dell’anno e sfruttando qualsivoglia apertura verso l’esterno.
Si va ben oltre il semplice concetto di cortile verde: le nuove tendenze portando il giardino su terrazze e rooftop cittadini, in un’estensione naturale della casa, da vivere senza soluzioni di continuità tra spazio interno ed esterno. Luoghi fluidi che riscrivono le regole del lifestyle, come quelle dell’abitare, attraverso progettazioni ad alto contenuto tecnologico.
Ma quali sono i segreti per dare nuova vita agli spazi outdoor di casa? Lo abbiamo chiesto a Cesare Marzocchi, CEO dello studio bolognese di landscape design Frassinago, specializzato nel creare ambientazioni da sogno, dove estetica sublime e funzionalità convivono in perfetta armonia.
Quali sono le tendenze open air oggi?
Vivere l’outdoor porta con sé la necessità di avere uno spazio protetto, che riprende la vecchia idea della pergola da giardino e la attualizza, facendola diventare uno spazio conviviale; perfetto per estendere l’usabilità della casa e creare questo spazio “intermedio” protetto e proteggibile. Un ambiente funzionale ideato per assorbire gli sbalzi della stagione primaverile o autunnale e quindi a estendere l’uso del giardino a un periodo di tempo molto più consistente e molto più adatto a quello che è l’utilizzo contemporaneo degli spazi open air.
Cosa significa creare un’architettura outdoor?
Oggi il termine architettura outdoor è sicuramente calzante rispetto a queste piattaforme di vivibilità che noi andiamo a creare, utilizzando gli strumenti che Pratic ci mette a disposizione. La pergola bioclimatica, ad esempio, consente di creare un affaccio anche quando l’edificio non ha una connessione architettonica vera e propria con l’esterno, come vetrate o grandi bucature dell’edificio.
Quali sono le caratteristiche necessarie per creare questi spazi fluidi?
Amiamo lavorare con i materiali naturali, che per noi sono i più adatti all’utilizzo di questi spazi. Crediamo che la natura debba rimanere un elemento dominante delle nostre architetture outdoor e infatti utilizziamo molte tipologie di verde, legate sia a un posizionamento interno che a un posizionamento esterno ma comunque in grande continuità. Ci piace inserire degli elementi in uno spazio chiuso, mutuando lo spazio a giardino, quindi inserendoli direttamente a terra senza utilizzare per forza dei contenitori. In questo modo riusciamo a far leggere il meno possibile la discontinuità fra queste due aree, che possono essere rese completamente permeabili nella stagione estiva e protette solo all’occorrenza.
Contattaci
News