05.18 — Corporate
A sette anni dall’inaugurazione del quartier generale, Pratic firma un nuovo e importante momento della sua storia, portando sulle medesime colline friulane di Fagagna (Udine) inediti spazi per la progettazione e produzione delle sue pergole e tende di design.
Accanto alla sede attuale, il marchio italiano leader del settore outdoor aggiunge oggi 10 mila metri di bellezza e funzionalità, raddoppiando di fatto la superficie dell’azienda. Come avvenuto nel 2011, anche il secondo edificio è stato progettato da Geza – Gri e Zucchi Architettura, secondo gli stessi valori di semplicità ed efficienza che hanno decretato il successo della prima “versione”, celebrata con premi e pubblicazioni internazionali.
LA PRIMA LINEA DI VERNICIATURA
La novità più rilevante contemplata dal progetto di ampliamento è senza dubbio rappresentata dalla prima linea di verniciatura, grazie alla quale Pratic realizzerà le strutture outdoor in trenta diverse colorazioni, che si sommano alle otto già esistenti. L’azienda nata nel 1960 e oggi guidata dai Dino ed Edi Orioli è pronta così a portare sul mercato una delle più ricche e raffinate offerte cromatiche, nata dalla collaborazione con architetti e designer e incentrata su nuance che ricordano i colori caldi della terra.
SCELTE DI QUALITA’ PER LA FASE DI VERNICIATURA
Pratic ha scelto il pre-trattamento Qualicoat Seaside che tutela dal rischio corrosione salsedine, e vernici dalle alte prestazioni anti-aging fornite dai migliori fornitori internazionali sul mercato. In particolare, le vernici in Qualicoat Classe 2 adottate da Pratic garantiscono maggiore resistenza ai raggi UV, alla salsedine, all’umidità, maggiore durata della brillantezza del colore nel tempo e facilità di manutenzione grazie a un reticolo più denso della vernice che agevola la pulizia.
L’impianto verniciatura di Pratic è stato concepito per avere zero impatto ambientale. All’interno del processo di verniciatura non vengono, infatti, utilizzati né solventi, né composti volatili organici; le polveri in poliestere hanno un grado di recuperabilità del 97 per cento.
Anche in fase di pre-trattamento si è scelta la soluzione meno impattante: lo stadio di conversione finale utilizza un agente chimico nanotecnologico che, privo di cromo, risulta innocuo per l’ambiente. Inoltre, l’impianto è dotato di un sistema di depurazione a scarico zero, che consente il riutilizzo del 97 per cento dell’acqua utilizzata per i processi di lavaggio automatico riducendo al minimo i consumi idrici.